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giovedì 8 dicembre 2011

Avete televotato o piuttosto belato ????? LO STRUDEL DI MELE DELLA ZIA ENRICA


La mia tesi di laurea verteva sul rapporto sociale tra i giovani,le masse e i reality show.
Da buona antropologa mi sono sorbita dozzine di reality dai più comuni ai più strampalati,senza appassionarmi,ma con occhio critico... Poi arrivano i talent show dove dovrebbe essere celebrato appunto il talento,quello VERO ,la voglia di affermarsi e la diversità,la novità... sono stati politically correct quest'anno con MasterChef Italia o piuttosto hanno dato il contentino?
Ho solo riso per tre mesi,perchè piangere avrebbe implicato uno sforzo emotivo più grande....
Tanto avevo già messo in conto che la diversità e la novità - i non omologati dalla società - sarebbero stati messi in secondo piano e così è stato.
Mi torna in mente la zia Enrica, la sorella di mio nonno : lei aveva un dolce consolatore , lo strudel.
Oh! Il suo strudel, con quell'aroma di conforto e sicurezza che usciva dal forno...
Mi fiondo in cucina,spolvero un pò gli scaffali della mia memoria ed eccolo lì, pronto per essere ricordato e cucinato.
Ovviamente non ho gli stessi suoi ingredienti caserecci ( le sue mele,la sua uvetta,il suo miele ) ,ma sono sicura di avere la sua mano che mi guida .


Strudel della zia Enrica:
  • Un rotolo di pasta fillo - o di pasta sfoglia ( lei la faceva a mano !!! )
  • Meline di scarto ( piccole,sode,croccanti,dolcissime,sugose e con il profumo del Trentino ) 5/6
  • Buccia grattuggiata di un limone non trattato,possibilmente cresciuto in un giardino dove d'estate si prende il tè di pomeriggio,scambiando 4 chiacchiere tra amici 
  • Pinoli al profumo di mare
  • Uvetta della mia vigna,essicata al sole umido di agosto
  • Polvere di cannella,la spezia del cuore,che fa tanto natale e cene tra amici davanti al camino
  • Qualche amaretto sbriciolato
  • Miele millefiori autoprodotto 
  • Un pò di zucchero di canna
  • Ingrediente segreto : umore uggioso ( come il cielo di oggi ) e voglia di tornar bambini
Si tagliano le mele,si annaffiano di succo di limone,poi si mescolano  a miele  , pinoli,uvetta , buccia di limone , amaretti sbriciolati e si mettono sulla pasta fillo ( o sfoglia ) ,si arrotola, si chiude bene , si spolvera ulteriormente di cannella e zucchero di canna e si mette in forno già caldo per una ventina di minuti a 200 ° circa.

Lo strudel della zia era la medicina dei bambini : qualsiasi cosa poteva essere curata con il suo strudel,un ginocchio sbucciato,una sgridata,un raffreddore,un brutto voto , una marachella , un cuore infranto.
E oggi anche una delusione : SPYROS...MA ANCHE NO,GRAZIE !!!!!!!!!!

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